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| 2° COMUNICATO STAMPA by ssnatz
La società si sente in dovere di esprimersi in merito all'increscioso ed antipatriottico sciopero dei calciatori. quest'ultimi, agitati dai soliti sobillatori bolscevichi hanno ceduto, nonostante la legittimità delle pretese avanzate, al fascino dello sciopero e così al malcostume popolare che vede l'italiano senza nerbo, schiacciato dalla propaganda avversaria che ne obnubila l'ingegno, relegato a uno stadio lavarlare nel quale viene addestrato al lamento, al piagnisteo, al battipiedismo infantile ogni volta che qualcosa non va. La trascendenza, che nessun gladiator della sferica scienza ha dimostrato davanti al problema, e il rimboccar di maniche suonato a vuoto hanno portato al risultato temuto: niente partite.
la socità, sia chiaro, in merito al problema del contributo di solidarietà, esprime lo stesso giudizio espresso da un illustre statista interrogato su cosa avesse intenzione di fare per i poveri "un emerita minchia di niente"! tuttavia i giocatori avrebbero potuto giocare lo stesso: che colpa ne ha il tifoso che compra un biglietto aereo e magari una poltronissima per vedere la propria squadra del cuore se i suddetti giocatori non vogliono versare una tassa antisociale, antidemocratica e inutile, tanto si sa: dare i soldi ai poveri non ha mai risolto nulla visto che esistono da sempre e da sempre trovano qualche pirla che gli fa la carità.
ben altra cosa sarebbe una rinnovata coscenza sociale, dove non esistono ricchi né poveri ma semplicemente chi gira con l'audi R8 e chi in bici, perché ingessare al giorno d'oggi la società con le categorie di ricchi e poveri... semplicemente c'è chi può e chi non può... non mi sembra che diamanti pretenda il contributo di solidarietà perché non dribbla come messi, oppure nagatomo perché non tira le punizioni come wess. c'è chi può e chi non può, perché chi può deve pagare per fare in modo che chi non può, può??
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