| L’Elogio
all’ amico Michele, l’unico a credere davvero nella mia buona fede l’anno scorso e sul fatto che non mi fossi spartito i soldi.
Un amico che ogni fine settimana mi aggiorna sulla giornata calcistica, mandandomi miriadi di sms, ad ogni gol, espulsione, ammonizione, palo o traversa e che, soprattutto, non rosica e non gufa mai.
Bastano poche parole per descrivere un fantallenatore come ce ne sono pochi in circolazione.
Un primo pensiero va a Romulo e Paulinho. Due brasiliani che a settembre non sarebbero stati naturalizzati neanche dalla neonazionale di Gibilterra e che ora valgono milioni. Il primo sotto la guida dello Stratega di Via Badile ha decuplicato il suo valore, e ora sogna l’Azzurro; il secondo, alla sua prima stagione in A, e giocando nella squadra più scarsa d’Europa, l’ha messa dentro, per ora, ben 15 volte. Paulinho-Neymar-Hulk: il Brasile sogna.
Un autentico talent scout, bisogna riconoscerlo.
Da lui poi ho imparato la regola del prendere i c.d giocatori “da campionato” …. e così troviamo i vari Spolli, Brivio, Maietta, Albertazzi, Del Grosso, Kone, Lodi, tutti protagonisti di una stagione eccezionale, calciatori che ogni fantasquadra, che ambisse al titolo quest’anno, non poteva non avere.
E poi Hallfredsson, di cui ricordavo un unico gol in A quando indossava la gloriosa maglia della Reggina, e l’atleta di Cristo, Nenè, entrambi sempre pronti quando chiamati in causa, schierati tipo 5 o 6 volte ed in grado di segnare - proprio quelle 5 o 6 volte - 5 o 6 gol.
Maestro della tattica, fedele al suo 4-3-3 ma, nelle difficoltà, capace di memorabili imprese anche con dei 4-5-1 guidati da Marco Sau, a suon di gol vero e proprio trascinatore della squadra quest’anno.
Uniche – ed incomprensibili - note negative della stagione sono state le prestazioni di Biagianti e Livaja. Mar-co è stato coinvolto nella stagione-no del Livorno, e così perdendo la possibilità di entrare nei 30 pre-convocati per il Mondiale. Mar-ko, da molti considerato il nuovo Davor Suker, purtroppo non ha potuto esprimere tutto il suo valore in quanto all’Atalanta gli preferiscono, stranamente, Denis. Con l’apporto di queste pedine fondamentali il campionato sarebbe finito da un pezzo!
In conclusione. C’è un momento in cui davanti all’ evidenza è giusto riconoscere la forza dell’avversario. Posso solo ammirare ed imparare.
Mi ritengo onorato di aver gareggiato con te fino alla fine.
L’ultimo posto l’anno scorso non ti rendeva giustizia, titolo già in bacheca, congratulazioni Bisso, campionato pienamente meritato!
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