Esattamente 10 anni fa moriva, dopo quasi 20 anni di esilio autoimposto, il -nostro- pių grande cantaurore di sempre, Lucio Battisti. Volendo lasciare un tributo internet mi ha dato una gran mano. Ho scelto innanzitutto 29 settembre:
La nebbia che respiro ormai si dirada perchāŠ davanti a me un sole quasi bianco sale ad est La luce si diffonde ed io questo odor di funghi faccio mio seguendo il mio ricordo verso est Piccoli stivali e sopra lei una corsa in mezzo al fango e ancora lei poi le sue labbra rosa e infine noi Scusa se non parlo ancora slavo mentre lei che non capiva disse bravo e rotolammo fra sospiri e "da" na na na na na na na na na na na na na na Poi seduti accanto in un'osteria bevendo un brodo caldo che follia io la sentivo ancora profondamente mia Ma un ramo calpestato ed ecco che ritorno col pensiero. E ascolto te il passo tuo il tuo respiro dietro me A te che sei il mio presente a te la mia mente e come uccelli leggeri fuggon tutti i miei pensieri per lasciar solo posto al tuo viso che come un sole rosso acceso arde per me. . Le foglie ancor bagnate lascian fredda la mia mano e pių in lā un canto di fagiano sale ad est qualcuno grida il nome mio smarrirmi in questo bosco volli io per leggere in silenzio un libro scritto ad est Le mani rosse un poco ruvide la mia bocca nell'abbraccio cercano il seno bianco e morbido tra noi Dimmi perchāŠ ridi amore mio proprio cosė buffo sono io la sua risposta dolce non seppi mai! L'auto che partiva e dietro lei ferma sulla strada lontano ormai lei che rincorreva inutilmente noi Un colpo di fucile ed ecco che ritorno col pensiero e ascolto te il passo tuo il tuo respiro dietro me . A te che sei il mio presente a te la mia mente e come uccelli leggeri fuggon tutti i miei pensieri per lasciar solo posto al tuo visoche come un sole rosso accesoarde per me. . per lasciar solo posto al tuo visoche come un sole rosso accesoarde per me. .